La comicità ha solo uno scopo: divertire e far ridere e, di conseguenza, muove all'aperta risata, che non penetra nell'anima, nasce e subito si dissolve.
L'umorismo invece mira a divertire facendo riflettere. Coinvolge maggiormente l'individuo. Assume grande importanza il sentimento, perché al comico si aggiunge una nota commovente.
Infatti, se dopo aver riso proviamo a riflettere sulla scena comica e cogliamo dei risvolti di sofferenza, ecco che all' "avvertimento del contrario" subentra in noi il "sentimento del contrario", ossia una sorta di compassione, di compatimento della fragilità umana, che suscita un sorriso di comprensione.
IN QUESTA CELEBRE SCENA, Guido traduce comicamente le parole dell'ufficiale delle SS solo per non spaventare il figlio. E' un uomo disperato in una situazione terribile. Salverà il figlio dall'orrore del campo di concentramento attraverso la finzione, attraverso l'umorismo. Noi che lo guardiamo, ridiamo per le sue battute, ma insieme compatiamo la sua situazione e soffriamo con lui.